Aprile 29, 2018

Valtellina 2018

Croce di Carnale(punto max 2067Mt)

Escursione da Carnale, da Montagna in Valtellina(Sondrio) si prende la direzione per Carnale, si segue la strada fin quando non diventa sterrata, lì c’è un piccolo parcheggio. Ci si incammina seguendo le indicazioni per Croce di Carnale e poi Rifugio Gugiatti-Sertorelli, io e Thor siamo arrivati a quota 2067Mt poi era pieno di neve, forse si poteva proseguire ancora un pochino ma c’era da immergersi nella neve. Il percorso nn è leggerissimo perchè in 5km si sale di 900 metri di dislivello, in tutto 10 km andata e ritorno. Giornata fantastica ed in quota si stava benissimo, temperatura ideale, veramente uno spettacolo. 

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Monte Rolla(2280Mt)

Da Sondrio si prende per Triangia, arrivati a Triangia(Sondrio), prima della chiesa c’è una macchinetta blu per fare il permesso di strade agro silvio pastorali(vasp), altrimenti se si fa come me che mi sono scordato di fare il permesso si deve parcheggiare a Cà Ligari, subito dopo il cartello strade vasp c’è una piccola piazzola a destra, siamo a quota 1150 circa, con il permesso si arriva fino a 1600mt, strada asfaltata solo a tratti un pò sterrata ma percorribile fino a Forcola.Da qui parte sulla destra il sentiero nel bosco e si arriva fino alle baite di Rolla(1900Mt circa), si prosegue a sinistra delle baite, quindi rimangono alla nostra destra fino ad incontrare un muretto.Da qui parte la salita nel bosco, l’inizio del percorso non è molto segnato ma dal muretto guardando verso sinistra(45° gradi dalla linea del muretto) di una decina di metri c’è un sentiero che si inerpica nel bosco, si segue il sentiero e si arriva fino a quota 2100 circa, qui il paesaggio si apre ed è davvero notevole, si prosegue per pascoli fino all’ometto del Monte Rolla(2277Mt), l’ometto è visibile già dalla fine del bosco, in vetta c’è una visuale magnifica di Sondrio, la bassa Valle verso Morbegno, la Val Malenco e la valle verso Tirano, vermante spettacolare. Partendo da Cà Ligari andata e ritorno sono 20Km con 1140 Metri di dislivello a salire ed altrettanti a scendere, bel trekking primaverile, un pò nuvoloso ma il paesaggio era ben visibile.

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Piazzo Cavalli(2122Mt Punto Max)

Da Santa Elisabetta di Caspoggio(Sondrio), dalla piazzetta parte la strada agricola pastorale, poco dopo l’inizio della strada sulla sx c’è un piccolo spiazzo, ho parcheggiato la macchina, quota 1200 circa e si sale a Prabello poi Motta Di Caspoggio e poi Piazzo Cavalli da lì siamo andati un pò sopra fino a 2120 Mt Circa, poi sono rientrato perchè il sentiero in 4.7 km sale di 800 metri non è male come salita. Volendo si può proseguire fino alla capanna Sufrina(2300Circa) seguendo le indicazioni per Monte Palino(2686Mt).Però è lunga e in pendenza, con la strada agricola pastorale con il permesso si potrebbe arrivare fino a Motta di Caspoggio 1400Mt poi si prosegue a piedi. Oggi 942Mt di dislivello a salire altrettanti a scendere, 10.84 Km in tutto.

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Monte delle Forbici(2910Mt)

Seconda volta sul Monte Delle Forbici, da Campomoro si prende per il Rifugio Carate-Brianza, da lì in meno di un’oretta si è in vetta. Sono ancora presenti banchi di neve, nei quali Thor si buttava a pesce, la visuale dalla vetta a 360 gradi è spettacolare, si vedono tutte le Orobie, il vallone dello Scerscen, il Bernina ed uno sguardo anche in Trentino verso il Cevedale, giornata splendida con le nuvole che coprivano il sole, per fortuna, siamo rimasti in vetta per un’ora abbondante…Qui il move(Se non vedete subito il percorso ricaricate la pagina fino a quando non è visibile), 12.55 Km, 1000 metri a salire ed altrettanti a scendere.

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Monte Brione(2547Mt)

Da Teglio(Sondrio) si prende per Prato Valentino, qui si parcheggia la macchina all’altezza del Rifugio Baita del Sole. Il percorso effettuato all’andata si sviluppa salendo ad est della Baita del Sole per poi ricongiungersi con la sterrata che sale a nord del Rifugio, la distanza è più o meno la stessa sia se si sale dalla sterrata che da est. Arrivati all’altezza degli impianti di risalita si seguono le indicazioni per Monte Brione, la visuale dalla cima è stupenda, il paesaggio è chiuso solamente a nord dal monte Calighè, raggiungibile proprio dal monte Brione. La cima è di 2547 Mt, il percorso totale è di 13.5km con circa 900 metri di dislivello a salire ed altrettanti a scendere.

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Passo di Valcervia(2368Mt Punto Max)

Da Cedrasco(Sondrio) si prende per la Valcervia, chiedere al bar di Cedrasco dove bisogna fare anche il permesso per percorrere la strada agrico-silvo-pastorale(VASP) che porta fino ad Arale(1600Mt), la strada è tutta asfaltata fino ad Arale, poco prima della sterrata si parcheggia a sx. Da qui si continua a piedi sulla sterrata, il sentiero scende di un centinaio di metri voltando verso destra, si abbassa per entrare nella Valcervia. Si prosegue per circa 7 km sul sentiero ben visible fino ad arrivare a circa 1900 Mt dove è presente una baita, purtroppo i cartelli sono scomparsi ma il sentiero adesso si svolge da dietro la baita e sale fino al passo, seguire la traccia. Arrivati al passo la visuale è magnifica, bella visuale sul Lago Moro, Foppolo e tutta la parte delle Orobie dal Bergamasco e credo anche il Cevedale in trentino(Secondo me è il Cevedale ma non ne sono sicuro), il passo ha spazi ampi e per i più allenati si può anche scendere al Lago Moro e risalire fino al Corno Stella, ma secondo me ci vogliono altre due ore dal passo. Veramente un bel trekking, dal parcheggio al passo sono circa 3 ore, con saliscendi 1040Metri di dislivello in positivo ed altrettanti a scendere, nel complesso 20.2 Km. 

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Passo di Belviso(2527Mt Punto Max)

Da Ponte Frera(Prima di Aprica, seguire Rifugio Cristina) si parcheggia e si sale al Lago di Belviso, si costeggia tutto il lago fino in fondo e si segue per Rifugio Tagliaferri, prima del Rifugio a destra parte un sentiero, Passo Belviso(1.30ore), è meglio salire da questo sentiero segnato con segnavia rossi bianchi ed ometti, arrivati al Passo si costeggia in cresta fino a raggiungere il Rifugio Tagliaferri facendo un piccolo anello e si rientra al Lago. Giornata splendida, il trekking è un pò lungo, 21Km 1220Mt di risalita

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Piz Chuern-Lej Sgrischus(Punto Max 2746Mt Svizzera-Engadina Cantone dei Grigioni)

Provenendo da St. Moritz in direzione Silvaplana, tra il primo e il secondo lago di Silvaplana si gira a sx per Sils-Segl Maria, si parcheggia alla cabinovia Furtschellas(Il parcheggio è a pagamento d’inverno perchè ieri tutte le sbarre erano aperte). Ci si incammina a piedi lasciandoci la cabinovia alle spalle subito a dx si vede un cartello sils-segl 15 min si procede per questo sentiero sempre diritto fino ad incontrare un cartello Lej Sgrischus direzione sinistra e si inizia a salire fino a raggiungere il bellisimo punto panoramico Marmorè(nota bene NON seguire per Alp Prasura ma Lej Sgrischus-Marmorè), da Marmorè si può arrivare al lago da diverse direzioni, il percorso migliore e quello fatto sia da me che da altri è probabilmente quello di rimanere sempre a sx, agirare il costone sulla sx da Marmorè e proseguire il vetta in direzione del Lago(Ci sono le indicazioni, seguire sempre quelle di sinistra, ringraziamo una signora Svizzera altrimenti avrei sbagliato ), si arriva quindi al lago dall’alto e poi con un breve tratto si arriva al Piz Chuern(2689 Mt). Da qui si scende verso sinistra e ci si inoltra nella vallata fino a raggiungere il cartello Marmorè o Sils-Segl, si segue per Marmorè(si risale di un 150 metri) e da qui si rientra al parcheggio della cabinovia Furstchellas. Bellissimo trekking, il tempo ha tenuto fino alle 15-16 ed io e Thor eravamo quasi alla macchina, il posto è veramente paradisiaco, quasi 16km totali con 1241 metri di dislivello positivo
 

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Fuorcla Di Val Champagna-Lago Muragl(Pt. Max 2826Mt, Svizzera-Pontresina-Engadina)

Da Tirano si supera il confine e si prosegue per il Passo del Bernina, si supera il passo e si prosegue sulla strada principale verso Pontresina, dopo Pontresina, rimanendo sempre sulla strada principale, si incontra un cartello a destra, Muragl, lo si ignora e si continua sulla strada principale, dopo 500 metri si vede un distributore della Shell sulla destra, si parcheggia qui, ci sono vari parcheggi liberi, si continua a piedi verso l’interno, si seguono i cartelli Muottas Muragl ma ad un certo punto si incontra un cartello a destra Alps Muragl offen 45min si prende questo sentiero, arrivando al Lago Muragl da sotto. Da questo sentiero quando si arriva al bivacco si prosegue a destra e si continua a salire fino al Lago. Dal Lago Muragl in 20 minuti si è alla Fuorcla di Val Champagna dove diversi ometti ci informano dei punti più panoramici. È un altipiano veramente bello con un paesaggio spettacolare, peccato che il tempo non era bellissimo altrimenti sarei rimasto di più in quota. Si ritorna al lago e si prende il sentiero a destra, che rimane in quota e ci porta fino a Muottas Muragl, secondo me è meglio fare al ritorno questo sentiero, tranquillo in quota ed abbastanza in piano. Da Muottas Muragl si gode di una vista mozzafiato su tutta l’Engadina il Piz Ot il Piz Bernina i Laghi di Silvaplana St. Moritz. Il rientro avviene fino al bivacco e mantenendo la destra si ripercorre il primo tratto della salita che ci riporta al parcheggio.
Spettacolare L’engadina….

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Corna di Capra(Anticima Punto Max 3021MT)

Bellissima escursione nelle Alpi di Livigno, dal passo della Forcola si segue per Livigno e si parcheggia all’Alpe Vago(parcheggio P8), si prosegue a piedi alla Malga Vago(Chesèira dal Vach, i cartelli sono in dialetto ), il sentiero prosegue oltre la Malga inoltrandosi nella Val Nera, inizialmente si seguono le indicazioni per Cascate di Val Nera ma non si arriva alle cascate, si prosegue mantenendo la sx in direzione Bocheta dal Corn da lì Cabra(Bocchette del corno delle capre), bisogna prestare attenzione perchè il sentiero, ad un certo punto,(Dopo 4.30Km in corrispondenza del ruscello) sembra che prosegua diritto ma invece bisogna mantenere la sinistra e salire(Dalla mappa GPS zummando la cartina, dopo 4.29 km, potete vedere che sono uscito fuori percorso per poi risalire e rimettermi nel percorso), il percorso da qui alla Bocchetta è molto tranquillo fino a raggiungere i 2950Mt, bellissimo il paesaggio. Dalla Bocchetta, salendo verso il costone a sx, si raggiunge tranquillamente l’anticima delle Corna Di Capra a 3020 Mt, non è segnato però è intuibile, in cima vi è un ommetto di pietra e si gode di una visuale quasi a 360 gradi, bloccata solamente dal costone delle Corna di Capra(3133 Mt), visuale spettacolare sul Bernina e su tutta la Valle verso il Trentino ed i Laghi delle Mine. La discesa avviene per la valle delle mine, vi è solamente un problema, per raggiungere il lago i segni rossi e bianchi sono posti male e all’interno di un costone dove passa un ruscello, secondo la mia opinione questo sentiero e’ IMPRATICABILE, non so come mai abbiano messi i segni così male, io e Thor siamo riusciti a scendere ma con le dovute precauzioni e calcolando molto bene dove passare, perchè è scivoloso dato che si passa dove scorre il ruscello, molto in pendenza, probabilmente è meglio aggirare il costone dalla parte destra scendendo dalle Bocchette, anche se sono sfasciumi ma sempre meglio che rischiare di scivolare sul costone in corrispondenza del ruscello(Dalla mappa GPS si vede che il percorso 7.37 km mantiene la destra io invece sono andato a sx ma i segni sono messi molto male ed è facile sbagliare, per esempio a salire, il segno rosso e bianco è proprio all’altezza del ruscello, mio errore seguire i segni invece che la mappa GPS sull’orologio, avrei dovuto seguire la mappa GPS), quindi per la discesa consiglio di calcolare bene il percorso e percorrere quello meno pericoloso secondo le vostre scelte(mantenendo la destra).Arrivati al Lago il sentiero diventa tranquillo e percorribile senza difficoltà e sempre mantenendo la destra del lago si rientra dalla Val Delle Mine e poi fino alla Casera Del Vago, all’altezza del rifugio Baitél del Grasso degli Agnelli(11.46Km sulla mappa GPS) mantenere la sx(nel versante opposto) e non proseguire diritto, si risparmia qualche km. Escursione veramente bella con un panorama spettacolare dall’Anticima, in totale 18.09 km, risalita di 1171 Mt punto max 3021Mt.

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Monte Breva o Sómp i Crap Néir o Piz La Stretta(Punto Max 3108MT)

Andando verso Livigno dal passo della Forcola, si parcheggia al parcheggio P7, quello dopo l’Alpe Vago(P8), si ritorna indietro sulla strada per circa 50metri e a destra ci sono i cartelli Alpe Campaccio-Lago al Mont(2.20 ore), si inizia a salire sulla sterrata, poi il sentiero si dirama in due, si può andare a destra o a sinistra, il sentiero di destra rimane più in quota ed è più panoramico. All’andata io ho preso il sentiero di destra, comunque questi due sentieri si ricongiungono subito dopo la Malga all’altezza del torrente. Dal torrente, dalla parte opposta della Malga, si inizia a salire fino a quota 2606 del Lago al Mont. Dal Lago si continua per il sentiero di sinistra che ci porta fin sopra il panettone del Monte Breva, indicato però con il nome Somp i Crap Neir, in dialetto, che desta solamente confusione. Bellissimo trekking e splendida visuale a 360 gradi, veramente bellissimo il panorama in vetta, si può ammirare tutto il Bernina, la Valle di Livigno, il Trentino, tutto a 360 gradi ed all’altezza di 3104Mt. Il trekking non è difficile non ci sono passaggi difficili, è un trekking adatto a tutti in quota di alta montagna. Il sentiero del ritorno avviene per la stessa via dell’andata ma questa volta all’altezza del ponticello del torrente si prende il sentiero che rimane più in basso rispetto a quello dell’andata(il sentiero che all’andata era a destra). Un’escursione che consiglio perche ne vale veramente la pena. 18.44Km con 1296Mt di risalita

Passo Angeloga e Laghi(Punto Max 2422Mt)

Da Chiavenna(SO) si prende per il passo dello Spluga e si arriva a Campodolcino, si gira a destra per Fraciscio(1386 MT) si segue la strada principale(ce n’è solo una )ed i cartelli per Rifugio Chiavenna, al termine della strada c’è un piccolo parcheggio, circa una quindicina di macchine. Si continua a piedi inoltrandosi nel sentiero, subito dopo 50 metri c’è un cartello rifugio Chiavenna a sinistra, lo ignoriamo e continuiamo diritto sulla sterrata, il sentiero inizia a salire, incontriamo anche un altro cartello più avanti che ci indica Rifugio Chiavenna diritto. Passiamo le cascate ed arriviamo nell’altipiano del Rifugio a circa 2100Mt. Bellissimo il Lago di Angeloga proprio in prossimità del rifugio, adesso abbiamo la possibilità di effettuare due sentieri per raggiungere il Lago Nero. Quello che ho fatto all’andata è un pochino più corto ma più in pendenza, si oltrepassa il rifugio e mantenendo la sinistra il sentiero inizia a salire lungo il costone roccioso alle spalle del rifugio. Arrivati in cima al costone si apre il Lago Nero, in circa 10 minuti si è nel valico con Val Di Lei, il passo di Angeloga. Importante mantenere la destra arrivati al passo e fare l’anello ritornando al rifugio. Dopo il Lago nero si incontra un altro laghetto, a quest’altezza si vede davanti una croce e a destra, prima del lago sul passo, inizia l’anello, non arrivare alla croce(o meglio solo per sfizio ), perchè da lì si scende nella Val Di Lei, il sentiero per fare l’anello parte prima della croce e prima del lago sul passo.Bellissima zona piena d’acqua e laghetti d’alta quota. 12Km 1050Mt di risalita

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GVO vero il Lago di Pisa(Punto Max 2146Mt)

Da Ponte Frera, Aprica(SO), si parcheggia alla palazzina Falck, si prende la sterrata che porta al Lago Belviso, ma non si arriva al Lago, si attraversa lo spiazzale adibito a camping, dopo un centinaio di metri verso destra parte un sentiero, prestare attenzione al segno sulla roccia, a destra, non si vede bene, che porta alla Malga Nembra. Si sale fino alla Malga, ormai chiusa, e poi si attraversa il pascolo in direzione est sud-est fino a risalire al sentiero che si incrocia con la GVO(Grande via delle Orobie), da qui il sentiero è in piano ed un cartello ci indica Lago Di Pisa 2 ore.Io e Thor purtroppo non siamo arrivati al Lago causa tempo instabile, ci torneremo e dal Lago si può pensare di arrivare in vetta al Monte Sellero, ovvimente tempo permettendo. Il trekking è di conseguenza una passeggiata in val Belviso, 12km 770Mt di risalita senza arrivare al Lago.

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Passo Val Mera e Cascate della Val Nera(Punto Max 2696Mt)

Dal Passo della Forcola verso Livigno si parcheggia al parcheggio P8(Il Vago), da qui si arriva alla Malga ed in mezzo alla malga, dopo le case, si vede il solito sentiero che ci porta a destra alle cascate della Val Nera e a sx nella Bocchetta del corno delle Capre, si tiene la destra, all’andata non sono passato dalle cascate ma le ho fatte al ritorno, mantenendosi sempre sulla destra il sentiero attraversa quasi tuta la valle, voltando a sx e superarando uno sperone si arriva ai laghi della Valletta. Nota bene quando si arriva al cartello che indica i laghi a sx non bisogna andare a sx ma continuare diritto e passare lo sperone da dietro, quindi bisogna si andare a sx ma non all’altezza del cartello, ma poco sopra, 60-70 metri di sentiero più avanti, comunque ci sono i segni, arrivati al primo lago della valletta mantenendo sempre la destra si arriva fino al passo, non bisogna scendere al primo lago della valletta ma appena lo si vede il sentiero volta a destra, passando per il secondo lago della valletta ed arrivando fino al Passo di Val Mera. Dal Passo è possibile arrivare alla Vedretta del Paradisino però purtroppo c’era troppo vento e non era il caso di continuare, di conseguenza il trekking arriva poco dopo il passo. Il rientro avviene per lo stesso sentiero ma al ritorno si passa per le cascate della Val Nera e si rientra al Vago, malga Vago e parcheggio P8. Bel trekking peccato per il vento ed un pò freddo ma sarà per la prossima volta. 14.5 Km, 859Metri di risalita.

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Lago Saoseo, Lago della Val Viola e Passo della Val Viola(Punto Max 2473Mt)

Da Tirano si passa il confine, si passa Poschiavo e si arriva nel piccolo albergo in località Sfazù(1622Mt), poco dopo a sx c’è un parcheggio. Da Sfazù parte la carareccia che ci indica Rifugio Saoseo, seguiamo la carareccia ma poco sopra c’è anche un sentiero che taglia i vari tornanti iniziali. Si continua dopo per la carareccia, in verità c’è anche una possibilità di tagliare all’altezza delle case prima di Mottacalva, ma vi rimando al GPS per vedere il percorso(che ho fatto al rientro). Comunque alla fine della carareccia si arriva a Terzana, da qui si inizia a salire per il Lago di Saoseo, io e Thor all’andata abbiamo però fatto un percorso che sale a destra in direzione Aurafreida e poi Saoseo, questo sentiero si ricongiunge con l’altro sentiero, si vede la deviazione nel GPS dal terzo km in poi, per poi arrivare al Lago Di Saoseo. Circa a metà Lago, tenendo il Lago alla propria destra, si inizia a salire per il Lago Della Val Viola ed in una mezz’oretta si arriva al Lago Della Val Viola. Si supera il Lago di quasi un km e adesso ci sono due possibilità, mantenersi sulla destra e salire al Passo della Val Viola o salire mantenendo la sinistra. Io e Thor abbiamo fatto un anello salendo dal sentiero che si tiene a destra. Si arriva al Passo di Val Viola e siamo sul confine Italia Svizzera, dal Passo, manteniamo la sx e rientriamo ad anello dal sentiero che abbiamo tralasciato all’andata. Si rientra al Lago della Val Viola e poi Lago di Saoseo, dopo Saoseo però, questa volta non facciamo il sentiero che ci porterebbe ad Aurafreida ma proseguiamo mantenendo la destra, rientrando a Terzana. Da Terzana non facciamo la carareccia ma continuiamo su sentiero e rientriamo a Sfazù. Veramente un bel trekking e bellissima giornata, il posto mi è piaciuto molto perchè è molto boschivo. Il Lago della Val Viola è veramente splendido con ruscelli e zona relax. 19km con 1000 mt di risalita con i vari saliscendi.

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Lago Di Pisa e Sella(Punto Max 2631Mt)

Da Ponte Frera, Aprica(SO), si parcheggia alla casa dei custodi e si scende fino alla zona campeggio, la si attraversa rimanendo sulla destra e si prende per Malga Nembra, si arriva alla Malga e si prosegue fino a raggiungere la GVO(Grande Via delle Orobie), si prosegue per circa 6 km in direzione del Venerocolo, ad un certo punto un cartello ci indica lago di Pisa 50minuti, iniziamo a salire e seguendo i segni(prestare attenzione ormai sono sbiaditi)si arriva al Lago Di Pisa(2446MT). Qui i segni finiscono ma io e Thor siamo arrivati ad una selletta proprio sopra il Lago, non dalla parte del Monte Telenek ma salendo alla sinistra del lago, si può vedere il percorso nella mappa GPS. Mantenendo il lago alla propria destra si risale il costone erboso fino a raggiungere la cima, da qui si prosegue sempre diritto fino a raggiungere la sella, non ci sono segni ma è molto semplice salire, è un tratto prettamente EE. Si arriva a quota 2630MT, con una bellissima visuale sul monte Nembra, il Sellero, Il Telenek, il Monte Lorio e in lontananza tutta la catena del Bernina. Bellissimo trekking da rifare sicuramente, 19.62km con 1389Mt di risalita.

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Sasso Nero(Punto Max 2920Mt)

Da Chiesa in Valmalenco si prosegue per San Giuseppe, si incontra il cartello sulla dx Lago Palù/Rifugio Palù, si arriva a circa 1700Metri, sulla sx c’è un ampio parcheggio ghiaiato.
Ci si incammina a piedi fino al Lago Palù e si prosegue fino alle baite, lasciandosi il lago sulla propria destra.
Dalle baite non seguiamo per Bocchel Del Torno(C’è un sentiero che sale anche da lì)ma teniamo la sx per Alpe Sasso Nero, arrivati all’Alpe(c’è una baita ormai quasi diroccata) siamo a quota 2320 Mt e c’è un cartello che indica Sasso Nero 2 ore, direzione nord/nord-est(circa), si inizia a salire tenendoci dapprima verso destra rispetto alla baita e poi voltando a sx e proseguendo diritto(nel move gps viene tracciato punto anaerobico giallo dove si tiene la destra, parte finale e poi come punto anaerobico in arancione) e seguendo gli ometti di pietra.
Preciso che il sentiero non è segnato(ci saranno 3 4 segni gialli fino a quota 2750)ma ci sono gli ometti di pietra.
Se non si conosce il sentiero consiglio di calcolare almeno un’ora in più di percorso.
Bisogna risalire il costone detritico sempre in direzione nord/nord-est e seguire gli ometti.
Ad un certo punto, circa 2800 metri, dopo aver risalito il costone detritico ed essere quasi su un pianoro detritico, ci si potrebbe confondere perchè si notano nella roccia in alto a destra dei segni gialli, non prendere quel sentiero, perchè è quello che sale da Bocchel del Torno(nel move è la parte finale del tracciato anaerobico arancione a quota 2798 zommare la mappa), ma mantenere la sx e dopo circa 10 metri sulla roccia vi è una scritta con direzione della vetta.
Si continuano a seguire gli ometti e si arriva alla quota di 2920Mt(2916 segna la croce).
Bellissimo trekking, peccato solamente che in vetta c’era un novolone nero che sembrava volesse piovere ed anche vento, ma è veramente una bella vetta.
Sicuramente da rifare.
Sono circa 15Km con 1210 metri di dislivello e 1390 di risalita.

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Torrione Porro(Punto Max 2435Mt)

Da Sondrio si prende per Chiareggio, arrivati in paese dopo il bar Sant’Anna, se si trova parcheggio si può parcheggiare sulla sx e scendere fino al ponte che attraversa il mallero, se non si trova parcheggio si prosegue fino in fondo al paese e si scende al parcheggio di Pian del Lupo e, da lì, si torna indietro nella direzione del paese fino in fondo, si risparmia qualche metro, si parcheggia e si continua a piedi sempre dirigendoci sulla sterrata verso il paese, si arriva così al ponte e lo si attraversa.
Si mantiene la sx e si sale per l’Alpe Pirola, Lago Pirola ed in circa 1.30 ore si arriva al Lago, adesso si tiene la sx e si costeggia il lago dall’alto fino in fondo, ad un certo punto il sentiero scende, subito dopo la fine del Lago.
Qui a dire il vero ci sono i segni che ci fanno passare su un costone roccioso, ma sinceramente è un pò scomodo si può risalire attraversando la foce e salendo un pò più avanti, si ritorna verso il lago per una ventina di metri e poi si sale a sx(A scendere sono passato qua, è molto più comodo).
Comunque si attraversa la sponda del Lago e si risale dalla parte opposta in direzione del Lago, lo si aggira come si può vedere dal move.
In poco tempo siamo sul torrione porro, c’è un insegna sulla roccia che ci indica il percorso di salita.
Bellissimo e bellissima giornata, veramente un trekking ideale.
11.49Km con 1020metri di risalita e 837 di dislivello.Il move, se non vedete subito il percorso GPS ricaricate la pagina fino a quando non è visibile.
Dalla Vetta si ammira lo Scerscen, il Disgrazia, il Pizzo Cassandra, il Giumellino, il Pizzo Rachele…Veramente bello

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Passo della Val Mera e Vedretta Da Camp(Punto Max 2924Mt)

Sempre dalla forcola di Livigno si arriva al parcheggio p8 il Vago.
Si oltrepassa la malga e si mantiene il sentiero che inizia a salire verso destra(non si passa dalle cascate), arriviamo al Passo di Val Mera in 2.00 ore circa.
Da qui, per fortuna che oggi non c’era molto vento, giusto 5/10km/h e non continuo, si sale verso sinistra e si segue per Vedretta del Paradisino 1.20 ore.
Bisogna seguire i segni e gli ometti e comunque rimanere sempre in cresta, ad un certo punto si apre un altipiano, intorno ai 2800 metri, con delle visuali veramente spettacolari e ad ogni passo si scoprono i laghetti che si sono formati, credo dalla vedretta…Io e Thor ci siamo fermati alla prima vedretta anche perchè non avevo intenzione di fare l’anello del Paradisino siamo quindi arrivati all’ometto posto a 2924Mt e poi siamo rientrati per lo stesso sentiero.
Veramente un bel posto e a questo punto bisognerà tornarci per la vedretta del Paradisino, ma non quest’anno.
Bel trekking e bella giornata anche se ormai i guanti e il pile sono comunque d’obbligo.
17.53Km con 1112Mt di risalita e 962 di dislivello.

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Monte Cadelle(Punto Max 2486Mt)

Si arriva a Tartano, in Val Tartano, e si segue la strada provinciale fino alla fine, dopo che diventa sterrata si prosegue per un paio di km fino ad incontrare un cartello che ci indica a sx il Rifugio, ignoriamo il cartello e proseguiamo verso destra per un centinaio di metri fino a quando sulla sinistra non vediamo uno spiazzo dove poter parcheggiare.
A piedi ci incamminiamo sull’ultimo tratto di sterrata ed al primo cartello del CAI seguiamo per Laghi di Porcile, in circa un’oretta siamo ai laghi, 2000 metri, da qui seguiamo per passo di Porcile, 2290 metri, dal passo l’ascesa al Monte Cadelle è veloce, in circa una mezzoretta siamo in vetta, la visuale è spettacolare a 360 gradi dal versante del Bergamasco fino al Bernina.
Giornata splendida e splendido trekking.

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